Fosse per me passerei tutto il giorno con parastinchi e scarpe con i tacchetti, ma visto che a inizio anno, su tutti i giornali, vengono pubblicati articoli dove si parla dei colori da mettersi per essere sempre alla moda, ho deciso di farlo anche io, con le maglie da calcio. Una modalità insolita per presentare una maglia ma che ha reso il tutto ancora più spettacolare. Il Bayern Monaco è una delle squadre che più si è presa licenze artistiche, cambiando varie volte anche la tradizionale maglia home – almeno fino a qualche anno fa, quando i tifosi hanno spinto perché il biancorosso rimanesse in pianta stabile, a discapito del blu percepito come il colore dei rivali cittadini del Monaco 1860. Anche le tonalità di rosso, nella storia del club, sono cambiate varie volte, ma nella stagione 2006/07, in Champions, si virò sul bordeaux combinato con dettagli bianchi, per una resa decisamente elegante. Dal 1997/98 e per tre stagioni, lo United indossò sempre la stessa maglia home in Champions, diversa da quella utilizzata in campionato: inequivocabilmente rossa, con colletto e crest alternativo, su sfondo grigio. Lo sfondo rosa, azzurro e giallo colora gli esagoni formati dall’intrecciarsi di strisce verticali e oblique, dando vita a una maglia per portieri che ha fatto la storia.

Nota di merito per il completo away che è già entrato di diritto tra le divise più belle della stagione 19/20. Il colore predominante è il nero, abbinato al rossoblu della banda verticale posta al centro, sullo sfondo di un pattern dinamico e irregolare su tutto il lato frontale. Grazie al contatto diretto con i produttori dei più importanti brand calcistici, possiamo offrirti tutto questo. Sarà per questo che il 2024 è stato davvero l’anno dei remake kit, con brand e club che hanno riproposto maglie e design del passato in modo fedele. Il caso di Patta è certamente interessante, perché il brand olandese non solo ha provveduto al rework di maglie vintage, utilizzando i consueti espedienti grafici – il nome del brand diventa lo sponsor ufficiale, imitando il typeface di quelli dell’epoca, oppure si insinua in crest e dettagli – ma lo ha fatto unendo le forze con i marchi che erano stati responsabili del design originale: come questa maglia da trasferta del Milan 1988/89, realizzata con Kappa. Magari il motivo a foglie tropicali del completo da trasferta fa un po’ troppo Parrot Head per i nostri gusti, oltre a sembrarci un netto peggioramento rispetto ai coraggiosi motivi leopardati della maglia che l’ha preceduta, ma rappresenta comunque un grandissimo esempio di design, degno della Seleção.

Sulla carta una casacca con il collo più alto è ottima, ma lo stile scelto per quelle del Vietnam non funziona, specialmente perché è associata a un motivo un po’ fumoso che finisce col distrarre. In primis, perché non basata su un prodotto singolo, come è stato per vari marchi streetwear – come ben ci ricordano in ordine sparso Pleasures, Palace, Daily Paper, ma anche e così via: Nocta è un kit supplier in piena regola, anche se non è certamente un kit supplier qualsiasi. Il nuovo kit principale mantiene le strisce verticali rosse e nere, ma questa volta con una stampa sottile che simboleggia il genoma umano, l’essenza del Milanismo. Il Girona dopo 94 anni di storia debutterà per la prima volta in Champions League. Che tu sia un Tifoso della Premier League, una Seguace della Champions League, o semplicemente ami il brivido di scartare una sorpresa, le nostre maglie da calcio misteriose offrono maglie ufficiali del club direttamente a casa tua. Nel 1999, per le notti europee, anche la Lazio fece ricorso alle tutt’altro che tradizionali strisce: debuttarono nella Supercoppa europea vinta contro il Manchester United, e rimasero in vigore in due Champions consecutive.

Faccia, cosce, tronco, polmoni e cuore sono di proprietà di un diciassettenne Pelé, e sua è anche la maglia numero 10 – assegnatagli casualmente – con cui spinge la Seleção al suo primo successo mondiale. ROMA (prima maglia) – anticipazione – Previsto il «Legacy Burgundy/Orange» come colore secondo le anticipazioni, per una combinazione di colori che ricorda quella utilizzata tra gli anni 1992 e 1994, quando Totti muoveva i primi passi da professionista nei giallorossi. Fino alla fine degli anni ’80 l’OM era caratterizzato dal bianco e dal blu, anziché dal celeste subentrato successivamente: le divise che sancirono un simile cambiamento risultarono poi anche fortunate sul fronte dei risultati, accompagnando l’OM in finale di Coppa dei Campioni nel 1990/91 (coppa vinta poi due stagioni dopo). Un prodotto che gronda anni ’90 da tutte le parti, maglia portiere milan 2025 dal design fino alle caratteristiche del tessuto. Ispirata alle storiche maglie adidas indossate dalla squadra capitolina all’inizio degli anni ‘90, il design è ridotto al minimo. Classic Football Shirts certifica il secondo posto del club britannico affermando che c’è sempre qualcosa di mitico e magico nelle maglie di questa squadra. Dopo che la selezione maschile del Paese ha subito la beffa di essere stata l’unica squadra senza nuovi completi in occasione dei mondiali in Qatar, la sua controparte femminile ha avuto il piacere di vestire un paio di divise veramente cool; quella di casa associa al rosso un importante motivo a foglia d’acero che cita gli anni ’90 del secolo scorso, mentre l’uniforme delle gare in trasferta è splendida, bianchissima e ultra-minimalista.