Nel 1913 la sezione calcio si staccò dalla polisportiva ciclistica: cambiò nome in Pro Monza e fondendosi con i dissidenti della Forti e Liberi sotto il nome di Juventus F.C. L’anno dopo ricompare la maglia “stile anni 70”, nel 2012-13 lo stile è vagamente anni 60, ma con le maniche tutte nere, ma nel 2013 e 2014 lo shock è grande. B-O-M-B-A. Non ci sono molti altri termini per definire la maglia da trasferta 19/20 realizzata da Nike per l’Inter. La maglia da trasferta è la stessa del 2017, bianca con dettagli blu royal e motivo a righe orizzontali tono su tono. Inoltre un ulteriore motivo di impedimento ugualmente identificato, in altra circostanza, maglia inter 25 26 dal Comitato G. inizio dei benefici in casi particolari Ad integrazione di quanto previsto dalla circ. Nel 1914 prese parte al campionato lombardo di Promozione e si classificò al 6º posto nel girone B. La guerra imperversava e i campionati ufficiali vennero interrotti ma non tutte le società sospesero l’attività alla partenza dei giocatori con la chiamata alle armi: la squadra monzese rimase in vita perché aveva abbastanza giovani (nati dopo il 1895, perché bisognava avere almeno 20 anni per essere chiamati alle armi) per prendere parte ad alcuni tornei gestiti da società affiliate alla F.I.G.C approvati dal Comitato Regionale Lombardo.
Nel 1958 prese in gestione un pub a Stevenage, e nel 1960 entrò a far parte della fabbrica di auto della Vauxhall a Luton: in questo periodo, guidò per 2 stagioni l’Earlestown F.C. La Carboneria, sorta già nel 1816 dopo il ritorno dei Borboni a Napoli, ebbe l’attivissima «vendita» denominata Sole Rallegrato cui aderirono numerosi spiriti sensibili e generosi che pagarono a caro prezzo le feroce repressione borbonica perdendo l’impiego. Il centravanti dei Colchoneros e della nazionale transalpina campione del mondo, piazzatosi dietro Luca Modric e CR7 nella corsa allo scorso Pallone d’Oro, non si separa mai dall’immancabile termos. Questa divisa, composta dalla maglia azzurra con scollo a «V», da pantaloncini bianchi e dai calzettoni neri con striscia orizzontale azzurra, accompagnò la nazionale fino all’interruzione dell’attività nel 1943, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il Cagliari ha presentato la seconda maglia 2018-19 e quelle dei portieri. FIF con cui disputa dei tornei a carattere locale. Via dei Calzaiuoli · Big Jim ebbe fin dai primi anni un insieme di compagni e avversari che andò via via ampliandosi. Insieme al mio maestro Colin Rowe – raffinato storico dell’arte e dell’architettura manierista – avevamo cominciato un grande viaggio in Italia, da Como fino alla Sicilia per visitare i monumenti architettonici e le scuole pittoriche.
Francesco Mauro per lo scandalo della partita della Coppa Mauro Legnano-Inter 1-0 annullata «a tavolino» dopo aver torchiato l’arbitro Rigoletto Trezzi per fargli ammettere che il gol era in fuori gioco, le venne condonato il debito e i brianzoli tornarono a disputare i campionati ufficiali. All’andata, il 20 novembre 2001 a Melbourne, i canguri passano 1-0 grazie al rigore siglato da Kevin Muscat nel secondo tempo, ma 5 giorni dopo, a Montevideo, le cose cambiano: Darío Silva e el Chengue Morales fissano il 3-0 che riporta l’Uruguay al mondiale 12 anni dopo. Dopo la sua visita in Irpinia, il 26 novembre, pochi giorni dopo la tragedia denunciò pubblicamente l’impotenza e l’inefficienza dello Stato nei soccorsi in un famoso discorso televisivo a reti unificate, in cui sottolineò la scarsità di provvedimenti legislativi in materia di protezione del territorio e di intervento in caso di calamità e denunciò quei settori dello Stato che avrebbero speculato sulle disgrazie come nel caso del terremoto del Belice. L’anno successivo il Monza si classificò all’ultimo posto nel girone eliminatorio, rimanendo a secco di punti e subendo ben 18 reti a fronte delle sole 2 marcature messe a segno nelle partite contro Milan e Pro Patria.
1919, spinta dall’idea di calcio che in quegli anni proveniva dalla Gran Bretagna, patria del calcio moderno. Il primo trofeo conquistato dalla squadra monzese fu la Coppa Colli, battendo in finale per 3-2 il Saronno. La società brianzola non riuscì a pagare la multa di 50 lire (come disse il cassiere Giuseppe Verderio che invano cercò di recuperarli) e scappò dalla F.I.G.C. Il suo regime di clandestinità nei confronti della Federazione durò fino al 1919 quando alla prima assemblea regionale, dovendo cancellare con un colpo di spugna le colpe del Commissario Mario Trinchieri e del Reggente della F.I.G.C. Il 5 ottobre 1919 il Monza tentò l’assalto alla Prima Categoria, nello spareggio di Milano contro la Trevigliese, i brianzoli cedettero per 3-2 ma vincendo il girone B di Promozione ottenne l’accesso alle finali: si classificò al 2º posto e venne promosso al massimo campionato dell’epoca. Da notare come il primo ed estemporaneo caso di back sponsor nel calcio italiano era già avvenuto nel 2000, quando nell’ultima giornata del campionato di Serie A 1999-2000 il Parma indossò una speciale divisa celebrativa nel decennale della sua prima promozione in massima categoria: nell’occasione l’allora unico jersey sponsor venne spostato dal petto al retro della maglia, al posto del cognome del giocatore, con quest’ultimo che venne traslato alla base del numero di gioco, cfr.
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